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Alcune fugaci notizie dell'Epoca riportano che un certo Rosso d. Rosso, che ha fondi e commerci in Firenze, dove colà vive, viene saltuariamente in Valdinievole in visita a quei suoi possessi che componenti la famiglia, nel Secolo passato, avevano acquisito per meriti militari.

Durante le sue visite fà sosta nella sua casa posta in Forracieca sita sulla vecchia strada che da Pieve a Nievole, ancora oggi,conduce a Montecatini Alto. In questa stessa casa, nei primi anni del 1400 vi abitano ormai stabilmente i fratelli Rosso e Joannella del Rosso, quasi certamente suoi nipoti.

Con Joannella inizia, senza soluzione di continuità, la sequenza genealogica diretta del nostro Casato Valdinievolino.

Di suo fratello Rosso, a cui è stato probabilmente Matteo attribuito il nome del nonno, come ancora oggi è spesso in uso, non abbiamo altre notizie.

Francesco Joannella ha tre figli, Domenico, Antonio  e Francesco.

Joannella Domenico avrà due figli, Dino e Joanne ed andrà ad abitare fra Via Nova e Via delle Cantarelle.

Di Antonio non si hanno notizie.

Francesco, nostro progenitore, rimarrà nella casa ROSSO paterna dove vedranno la luce, fra il 1455 ed il 1470 i figli Maso, Rosso e Matteo.

Per Maso non si hanno notizie.

Rosso, invece, si trasferirà a Firenze dove diverrà famoso per le sue grandi qualità di affreschista e pittore come già riferito nel Capitolo "I più famosi".

Il nostro Matteo continuerà a vivere in Forracieca e metterà al mondo cinque figli ai quali darà i nomi di: Antonio, Giovanni, Jacopo, Baccio, Francesco.

Per la ricostruzione storica di questo 1400 non abbiamo potuto ricorrere a precise date identificative in quanto gli archivi storici del periodo andarono quasi completamente distrutti nell'incendio che devastò Monte Catino nei primi anni del 1500. Per potere ridare immagine e concretezza, quanto il fuoco si era portato via,i relatori dell'Epoca, per ripristinare gli archivi e le documentazioni necessarie alla vita della comunità, provvidero ad un censimento detto "a memoria di uomo".

Ad ogni singolo cittadino fù richiesto, per quanto riguardava la parte anagrafica, di fornire oltre al proprio nome, a quei tempi la gente del popolo raramente usava o addirittura non aveva cognomi, anche quello del padre, del nonno e se possibile del bisnonno, onde evitare omonomie molto diffuse all'epoca.  Da ciò è stato possibile dare corpo all'identità dei nostri ascendenti di quel Secolo.

Infatti nell'elenco dei tassati del 20 Maggio 1508 troviamo:

Matteo di Francesco

Francesco di Joannella

nel 1516 il rapporto diretto di parentela è ancora più chiaro in quanto l'atto di nascita del figlio di Jacopo dice:

Francesco figlio di Jacopo del Rosso, di anni 21, di Matteo,di Francesco Caratteristico è il fatto,e questa prassi continuerà fino a tutto il 1700 nel caso di ascendenti già deceduti su gli atti non appare mai la parola "Fù ". Altro curiosità è data, che, fino a tutto il 1500,raramente si trovano annotazioni su figli di sesso femminile. 

Sempre sulla nascita di Francesco è caratteristica la trascrizione del suo atto di Battesimo che vi riportiamo nella sua forma integrale:

Dopo queste divagazioni riportiamoci alla nostra sequenza storica.

Con i figli di Matteo entriamo nel Sedicesimo Secolo.  Da questa data tutte le notizie hanno la loro certificazione storica. Dei suoi cinque figli ricordiamo, che Baccio ed Antonio continueranno ad abitare e vivere nella casa di Forracieca. Un figlio di Baccio,Nicolao, sarà nominato Consigliere nel 1562.  Antonio avrà due figli,Sandro e Michele il quale ricoprirà la carica di Guardia proprio nella zona di Forracieca.

Il nostro Jacopo, o Jacopino, o anche Jacopino detto il Rossetto,nasce nel 1491 nella casa di Forracieca.  si sposerà giovanissimo ed andrà ad abitare con la sua famiglia, come mezzadro, in quella casa e su quelle terre poste in località San Marco Vecchio dove oggi troviamo la Stazione Centrale Ferroviaria ed il Cimitero Monumentale.

Casa e terre che in breve volgere di tempo diventeranno di proprietà della famiglia In questa casa che ben presto il popolo riconoscerà come il "Casone dei Del Rosso "vedranno la luce :Francesco (1516),Lazzarino (1517),Matteo (1519),Andrea (1521),Giovan Francesco (1523),Giukiano (1525) e Pellegro (1528).

Jacopo, durante l'arco della sua vita, eleverà il tenore di vita della sua famiglia.  Passerà in breve tempo dalla mezzadria alla proprietà assoluta di quelle terre ed a metà del Secolo lo troviamo con una più che buona posizione economica e sociale.  Sia lui, che alcuni suoi figli, sono iscritti nel libro dei tassati a partire da gli anni cinquanta in avanti.  Lacopo lascia questa terra nel 1564. 

Giovan-Francesco diverrà il Capo-famiglia. Dei suoi fratelli : Francesco morirà giovanissimo, Lazzarino avrà vita molto lunga durante la quale sposerà due volte ed avrà tre figli,Baccino, Giovanni e Jacopo.  Le sue seconde nozze le contrarrà a 64 anni, e precisamente il 2 Luglio 1581con Francesca di Mariano di Pieve a Nievole.  Matteo sposerà in tarda età (66 anni) e non avrà figli.  Di Andrea e Giovanni l'unica notizia è data dalla registrazione nel libro dei tassati del 1568. Pellegro è l'appendice povera della famiglia.  Esso, infatti, lo troviamo soltanto nell'elenco dei Marraiuoli del Comune,cioè della manovalanza.

Ed eccoci al nostro Giovan-Francesco. Egli avrà una vita sentimentale e familiare un pò particolare per quei tempi. Uno dei suoi figli, Andrea-Sano, è di madre sconosciuta. Sarà battezzato il 3 Dicembre 1567 nella chiesa di Borgo a Buggiano, presente il solo padre. Dal primo matrimonio nasceranno : Nicolao Vincentio, Domenico, Maria, Lazzaro, Massimiano e Maddalena. Dal secondo matrimonio,contratto con Caterina di Croci, il 6 Agosto 1568 avrà Ottavino (17 Gennaio 1571). Giovan-Francesco. che già aveva avviato un lucroso commercio di granaglie,semenze e spezie varie,dopo le sue seconde nozze,si stabilirà definitivamente a Borgo a Buggiano assieme ai figli Maddalena, Nicolao, Vincentio, AndreaSano, Ottavino e Massimiano. Questo ramo della famiglia avrà onori e grandi possessi nei Secoli successivi estinguendosi, però, agli inizi del 1800. Saremo, su questo ramo, più dettagliati nel proseguio.

Sarà compito del nostro Domenico,con il resto della famiglia (Lazzaro e Maria),a prendersi cura della casa e delle terre poste in San Marco Vecchio.

... Le ultime notizie su GiovanFrancesco le troviamo nel 1572 nel libro delle Gabelle di MonteCatino fra le teste forestiere.

... Domenico, quindi, rimane nel Casone dei Del Rosso,in San Marco Vecchio,si sposa con Antonia ed al suo primo figlio, (1584) darà il nome del nonno Jacopo.

Avrà ancora un maschio ed una femmina,morti nel nascere, ed infine Lorenzo, del quale non si hanno ulteriori notizie,e Pellegro che morirà nel Settembre 1609, pochi giorni prima il decesso del padre Domenico, il 3 Ottobre 1609.

Domenico è ricorrentemente sui libri delle Gabelle,spesso con il nome diminuitivo di Menico indice della buona condizione sociale della famiglia.

Alla sua morte, le redine del Casato passano al figlio Jacopo. Di egli non vi sono particolari notizie. Conserverà il patrimonio acquisito.

Avrà due figli: Domenico, nato un mese dopo la morte del nonno,(12-11-1609) porta il suo nome e Giovanni che avrà un solo figlio, Francesco, nato il 26 Dicembre 1648 e morto un anno dopo.

Il 7 Gennaio 1644, con la morte del padre Jacopo, Domenico si pone a capo della famiglia e ne aumenterà la consistenza economica acquistando case e terre in Via Nova ed al Gallo,parteciperà alla vita sociale e religiosa della comunità in modo tangibile, acquisendo benemerenze e stima.

Avrà sepoltura nel 1694,nella chiesa di San Marco, a Pieve a Nievole,ove ancora oggi riposa.

Onore a pochi riservato. Da Maria Amaddio, sua consorte, avrà tre figli: Francesca (1655-1665), Jaocopo (1657-1717), il nostro ascendente Silvestro e dalle sue seconde nozze con Lucia,essa morirà il 16-3-1679, avrà Paquino (1671-1671).

Domenico è registrato come locatore,dal 1650, di terreni posti in Marrota a Montecatini. Marrota, da non confondere con via Marruota, era denominata tutta quella zona a cavallo di via del Salsero e dello stesso fiume Salsero che dalla via Regia o Francesca andava verso il padule.

Zona nella quale, quasi due secoli più tardi, Ferdinando costruirà "Casa Del Rosso ", ancora oggi esistente e parzialmente abitata da discendenti.

Domenico, fino a tarda età, è nel Libro dei Tassati. Su detto Libro, il 18 Maggio 1692, come capo-famiglia.  gli viene "... defalcata, per soldi 2. 10, una bocca "in quanto il figlio Jacopo non convive più con lui,dopo le sue nozze con certa Lucrezia.

Francesca, la primo genita vivrà solo dieci anni, mentre Pasquino morirà nel nascere.

Silvestro, sposerà nel 1687 Maria Venturini, di buona famiglia montecatinese. Ai loro cinque figli, tre femmine e due maschi, daranno i nomi di: Lucia (1688), Giovanni (1689),Lorenzo (1700), Sabatina (1701) e Francesca (1704).  La loro dimora è ancora il "Casone dei Del Rosso"in San Marco Vecchio ove Lorenzo rinverdirà la dinastia con ben otto figli,quattro maschi e quattro femmine.

Giovanni avrà sei figlie e con esse si estinguerà questo ramo della famiglia.  Egli morì nel 1749 e fù sepolto nel Cimitero della Chiesa del Carmine.

Ma torniamo a Lorenzo, nostro avo diretto.  Nato nell'anno 1700 si sposerà, a 26 anni, con Domenica Mazzoni, donna colta e pia, che porterà una buona dote di terreni.  Da questa unione, in una sequenza inconsueta, nasceranno, in ordine di tempo, prima quattro maschi e successivamente quattro femmine : Silvestro (1727-1799) - Francesco (1730-1761) - GiovanniDomenico -(1734-1734) - Pellegro (1736-1813)  MariaDomenica - Lorenza - MariaBarbara - Barbara. 

Soltanto da Silvestro e Pellegro continuerà la discendenza diretta fino ai giorni nostri.

Da Silvestro tutti i capo-famiglia di oggi che si identificano in : Arnaldo (1913) -Bruno (1914) - GuidoSirio (1922) - RobertoSirio (1945) - Dino (1913-1973) - Renzo(1923) -Giordano (1945) - Silvano (1921) - Alberto (1952) - GiovanniArmando - Federico (1967) -Liliano (1927) - Fernando (1924) - Luciano (1922) - Leonardo (1973) - Giancarlo (1929) -Sandro (1946), sono suoi diretti discendenti. 

Con Pellegro continuiamo il nostro cammino. 

Pellegro o Pellegrino, a 31 anni sposa Lorenza Borsini con la quale avrà una numerosissima prole. 

Dei componenti di essa citeremo soltanto i maschi : Agostino (!769-1816), Giuseppe (1771-1834), Giovanni (1774-1855).  Pietro (1776-1809) e Silvestro(1778-1857). 

La famiglia è tutta riunita nella casa avita. Ciò è confermato dall'atto di morte del figlio Pietro il 5 Novembre 1809, in cui è detto: "...muore Pietro Del Rosso, di Pellegrino e del fù Lorenzo,di anni 33, nella sua casa di Pieve a Nievole, luogo detto San Marco Vecchio, denuncia il padre Pellegrino ".

Fra i possessi che la famiglia ha nel territorio di Pieve a Nievole con epicentro San Marco Vecchio... all'istituito Catasto risultano anche le proprietà che Pellegro ha in Montecatini, in Marrota ed in Biscolla contrassegnate dalle particelle N°657-693-702-722-729-775.  La 722 risulta affittata però da certo Broccardi Giuseppe.

Agostino e Pietro resteranno celibi.

Gli altri tre figli daranno vita ad altrettanti rami della famiglia ancora oggi presenti.

A Giuseppe fanno riferimento tutti i capo-famiglia di oggi rappresentati da: 

Robustino (1913) - Guglielmo (1925) - LucianoSergio (1944) - Alberto.  

Per Silvestro gli odierni discendenti sono : Alberto (1910) - Casimirro (!894) AldoMauro (1931) - Renato (1970).

Sia Giuseppe che Silvestro andranno ad abitare lungo la via Francesca, località Mezzomiglio,in due diverse proprietà.  Di Giovanni parleremo più avanti.

Il loro padre Pellegro muore il 7 Dicembre 1813 e nel lasciare questa terra dette l'addio, oltre ai suoi figli ed alla moglie, Borsini Lorenza, essa morirà il 6 Marzo 1822, a 29 nipoti in discendenza diretta ed a case e terreni  che spaziavano da Pieve a Nievole a Montecatini, dalla Via Regia o Francesca alla Nievoletta, alla Biscolla.

I 29 nipoti li aveva avuti: dal figlio Silvestro, undici, dall'altro, Giuseppe, quattordici, ed infine dal nostro Giovanni, quattro. 

L'avvento dei Lorena, Granduchi di Toscana, e successivamente l'arrivo di Napoleone chiudono il periodo Medioevale e danno inizio all'era moderna che porterà forti cambiamenti negli usi e nei costumi del popolo. La vita patriarcale delle famiglie andrà via via svilendosi. I figli cercheranno propri spazzi di vita. Nasceranno nuovi mestieri, nuove culture, nuove realtà politiche progenitrici della nostra vita attuale.

Anche noi Del Rosso seguiremo il corso degli eventi di questa nuova Era. I figli di Giovanni prenderanno ciascuno strade diverse e nel Casone dei Del Rosso, con la sua morte, avvenuta il 2 Settembre 1855 non resterà nessuno. L'immobile rimarrà disabitato e successivamente demolito.

Giovanni, nato nel 1774, si sposò con Teresa Puccini di Montecatini dalla quale ebbe quattro figli : Leopoldo (1804-1858) - Ferdinando - (1806-1881) - Domenico (1808-1853) e Flavia nata il 29 Ottobre 1810 e che pensiamo sia morta nel nascere in quanto la madre Teresa mori poco dopo a soli 29 anni, il 1 Novembre 1810,quasi sicuramente a causa del parto anche se sull'atto di morte è scritto che ". . .  aveva perduta la favella. ".

Leopoldo andrà a vivere a Montecatini, dove ancora oggi troviamo i suoi discendenti,Pietro (1936) ElenaMaria (1911), ManlioGiordano (1907) e Silla (1905). Leopoldo trovò tragica morte il 28 Giugno 1858, alle ore 8 del mattino, affogando nel Lago di Baldino, presso la Torretta.

Domenico, sposandosi, andò ad abitare al Mezzomiglio, sulla via Francesca, e diede vita al ramo odierno, rappresentato oggi dai suoi discendenti Valerio (1936) e NinoLuigi (1950).

Ed ecco agli inizzi del 1800 come era la composizione del nostro Albero Genealogico: 

Dopo questo, penso, doveroso aggiornamento, avviamoci a concludere questo nostro cammino che ci ha portato attraverso tutti questi Secoli a rinverdire ricordi e conoscenze che la patina del tempo aveva contribuito ad offuscare nella nostra memoria. 

Il nostro Ferdinando,nato il 14 Ottobre 1806, alle ore 9 del mattino, ebbe anche i nomi di Ezze chiele e Natale.  Si sposa nel 1834 ed il suo atto di matrimonio riporta: "Ferdinando Del Rosso, di Giovanni e di Teresa Puccini, di anni 28, e Violante di Lorenzo Sarti, di anni 20, fatta la denunzia il di 6 Aprile 1834, interrogati i due contraenti e sentito il loro assenso, convengonsi di congiungere in matrimonio il di 21 Giugno 1834 ".

Egli, a circa metà del Secolo, và ad abitare con la sua famiglia a "Casa Del Rosso "edificata su quelle terre di Marrota, già di proprietà della famiglia, e precisamente in Via del Salsero angolo Via Cairoli.  ove ancora oggi sono dimora di un ramo dei Del Rosso.

Maria Teresa Filomena fù la loro prima figlia (6 11 1835). Passarono molti anni prima di avere altri figli e finalmente il 30 Aprile 1846 nacque il nostro Sabatino. Passarono altri sei anni ed arrivò, il 26 Ottobre 1851, Baldassarre, ed infine, il 14 Gennaio 1854, venne al mondo Maria.

Rimasto vedovo, nel 1862 sposa Ceccherini Maria Teresa.  Da questa unione non nacquero figli.

Possidente, commerciante, Egli spostò completamente l'asse economico e sociale della famiglia a Montecatini ove acquistò altri terreni su uno dei quali, il figlio Baldassarre, costruirà l'Albergo Romagna ancora oggi esistente, in via Garibaldi.  Passò ad altra vita il giorno di Befana del 1881.

Dei suoi figli, Maria Teresa si fece suora; Maria, sposò Egisto Simoncini, il 6 Febbraio 1879, il quale diventerà Sindaco del neonato Comune di Bagni di Montecatini, ancora oggi ricordato per le sue benemerenze.  Sabatino e Baldassarre sposeranno due sorelle:  Maria Agata, il primo, il 29 Ottobre 1874, e Maria Teresa Flori, il secondo, il 20 Dicembre 1875.

I discendenti di Baldassarre,oggi sono: Fiorella (1951), Armando (1963),Alessandra (1973) e NicolaEnrico (1975).

Sabatino, sposatosi a Maria Agata Flori, darà vita a nove figli: Angiolo (1875-1875), Ferdinando (1877-1958), Elvira (1879-1931), Luigi (1880-1969), Eugenio Colombo (1883-1958), Leopoldo (1885-1975), Angiolo Cesare (1887-   ), Bruna (1890-1924), Cesarina (1894-1896).

Commerciante, mediatore, possidente muore all'età di 70 anni, nella sua casa di Via del Salsero nel 1914: 

Da qui innanzi, per questi ultimi cento anni, che ci riporteranno ai giorni nostri, poichè ciscuno di noi contemporaneo potrà facilmente ricollegarsi, attraverso i suoi più cari ed intimi ricordi, ai suoi Avi più remoti, ci limiteremo soltanto alla pura registrazione anagrafica ed a limtatissime notizie aggiuntive.

Angiolo nato il 16/7/1875 muore cinque giorni dopo.  Elvira sposerà Severi Cesare. Luigi darà vita al ramo che tutt'oggi abita in una porzione di Casa Del Rosso, in Via del Salsero. Era conosciuto col nomignolo Gigi. Suoi discendenti odierni sono :Rossana (1935), Luigina (1947) e PaoloLuigi (1945). Eugenio Colombo albergatore, titolare di rivendita di tabacchi sua discendente Graziana (1936) Leopoldo, detto Poldino, vivrà 90 anni, in una porzione di Casa Del Rosso, dove ancora oggi vive sua figlia Iliana , AngioloCesare detto Cesarino, andrà a vivere a San Marcello Pistoiese  Bruna, coniugata Giunti, andrà ad abitare in via Bovio. Cesarina vivrà soltanto due anni.

Ferdinando, nasce il 12 Marzo 1877, come tutti i fratelli,in via del Salsero, angolo via Cairoli.  Anche egli commerciante in bovini. Sposò a Castelfranco di Sotto (Pi) il 30 Aprile 1904, Ida Cristiani assieme alla quale dette vita all'Albergo Cristiani, Via Michelangelo,oggi chiamato Florida e non più di proprietà della famiglia.

Ferdinando era conosciuto da tutti con il nomignolo di "Nandino".  Rimane vedovo  nel 1948, mentre Egli morirà, nella sua abitazione, il 18 Febbraio 1958 alle ore 18.

Da questo matrimonio nacquero: Marino, Rita, Ornella, Pierina.

Rita, nata il 24 Gennaio 1908. Sposa Castellano Mario, Vice-Prefetto di Pavia, e dalla loro unione  nascerà Grazia.

Ornella, nasce il 5 Settembre 1914. Con il suo sposo Filippo Laico vedranno la luce :Benedetta, Giuseppe e Ferdinando.

Pierina arriva al mondo il 3 Luglio 1920.  Dalle sue nozze con Michelini Gildo avrà Raffaele.

Tutti i figli di Ferdinando nascono a Montecatini,al momento Bagni di Montecatini, in Via Michelangelo all'Albergo Cristiani, di proprietà della famiglia.

Marino, unico maschio frutto di questo matrimonio, nasce il 6 Aprile 1905. Si sposa con Jolanda Baldacci a Galleno, frazione di Fucecchio,11 Giugno 1927, dalla quale avrà due figli: il sottoscritto Rossano (19/9/1928) e Pietro (27/7/1935).

Marino, durante la sua vita lo ritroviamo protagonista nello sport come validissimo atleta e successivamente abile dirigente nel Calcio.  Funzionario di Banca, dette vita assieme alla moglie anche all'attività alberghiera edificando l'Albergo Brasile di Viale Bicchierai, oggi non più di proprietà della famiglia.  Rimasto vedovo il 7 Novembre 1954 passerà a seconde nozze, nel 1967, con Natalini Pia. Da questa unione non nasceranno figli. Egli muore il 13 Luglio 1970.

Dei suoi figli Pietro sposa Daneri Luana ed avrà tre figli : Andrea (7-10-1970) - Fabrizio (25-5-1963), Claudio (30-5-1970).

Rossano sposa Mazzoncini Fernanda, il 18 Ottobre 1952.

Da questo matrimonio son nati: 

Riccardo nato a Firenze il 15 Novembre 1954 e morto il giorno successivo. a Montecatini nell'abitazione paterna. 

Renzo, nato a Firenze il 5 Gennaio 1957, alle sette del mattino.  Diplomato in Ragioneria, sposa Mentechini Sonia il 20/11/1982 e successivamente in seconde nozze Antonietta Pascarelli il 16-12-1995.

Stefano nasce a Montecatini alle tre del mattino del 12 Febbraio 1960. Diplomato in scienze turistiche, sposa Rossella Bruni il 20-Aprile 1985, e avranno Giulia (14-3-1991) e Gaia (13-3-1993).

Ora che la storia sulla nostra famiglia è tornata limpida, conserviamola con amore e facciamo si che ognuno di Noi né faccia dono alle future generazioni.